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Woody Allen, 'tornerei solo con il ruolo giusto, sono vecchio'
Ospite di Vespa: "Io sempre a caccia della mia mediocrità"
"Tornare allo schermo? È difficile, a causa dell'età. Non ci sono molti buoni ruoli per persone della mia età. Potrei fare il romantico, ma non voglio fare uno di quei film con i vecchietti e il pubblico che viene solo per vedere che sei ancora vivo. A meno che non arrivasse un ruolo ottimo, non credo che reciterei. Ma se arrivasse una parte interessante per un uomo della mia età lo farei, perché a me piace recitare". Parola di Woody Allen, 90 anni compiuti il 30 novembre, ospite di Bruno Vespa a Cinque Minuti, in onda questa sera su Rai1 dopo il Tg1 delle 20, in occasione dell'uscita di Che succede a Baum?, il suo primo romanzo, edito in Italia da La Nave di Teseo. Se trovasse un produttore, il libro non potrebbe diventare un film?, la domanda di Vespa. "Potrebbe diventarlo, ma se potessi recitare io Baum: è il ruolo perfetto per me, saprei esattamente cosa fare, perché l'ho scritto io. Ma sono troppo vecchio, dovrei essere più giovane, avere una cinquantina d'anni", risponde Allen. L'ironia è l'unica arma contro la disperazione? "È un'arma, ma abbastanza debole, non c'è una vera e propria arma in grado di sconfiggere la disperazione", replica il regista, alle spalle 4 Oscar e 24 nomination. "In un'ultima analisi, la disperazione a lungo termine è come scommettere al casinò, puoi avere momenti di fortuna ma non puoi sconfiggere il casinò. L'ironia ti aiuta, di tanto in tanto, ma poi si finisce con una sconfitta". E ancora: "Io vado sempre a caccia dell'idea della mia mediocrità: so di non essere Charlie Chaplin, Stravinskij o un talento straordinario. Io ho un certo senso dell'umorismo e un talento per divertire la gente. Avrei voluto avere un grandissimo talento, ma questo tocca a pochissime persone e io non sono tra queste". Nel dialogo con Vespa, anche una riflessione su accusa e condanna: "Quando leggo i giornali, vedo sempre persone accusate di cose, si vedono rovinare la reputazione, la carriera, pur non essendo condannate e senza andare a processo. C'è solo l'accusa a colpirli e questo è molto ingiusto per molti". Infine l'amore: "Sono fortunatissimo, sono stato con donne molto interessanti nella vita, ho imparato da loro, sono state di grande aiuto per me, mi hanno appoggiato e sostenuto. Ho una moglie meravigliosa, da trent'anni ormai, ho una famiglia bellissima, non ho nulla di cui lamentarmi. Ringrazio per la fortuna che ho avuto", conclude Allen.
M.Odermatt--BTB